LO SPETTACOLO IN BREVE

"This is Manesdream" è uno spettacolo nuovo, originale, unico nel suo genere. La messa in scena prevede l'utilizzo di un linguaggio diversificato, necessario ad esprimere lo sviluppo di un tempo sospeso, eppure raccontare una storia. Una storia che arriva al cuore.

La storia di Coraline, una giovane musicista di talento dall'animo fragile e profondo. Una ragazza costretta a lottare contro un perfido nemico, la depressione. Una piaga che colpisce milioni di ragazzi, il più delle volte sprovvisti degli strumenti necessari a reagire. Un dolore che porterà la nostra protagonista ad un passo dal baratro.


Lo spettacolo si sviluppa attraverso sequenze cinematografiche proiettate mediante video-installazione scenica accompagnate dalla musica di Riccardo Roncagli, intervallate da spettacolari numeri musicali dal vivo perfettamente integrati nello sviluppo della storia: le canzoni dei Maneskin.

Un cast di 23 attori/performer di grande talento tra i quali la partecipazione straordinaria di Giulio Pizzirani (l'ultimo "Dante" di Pupi Avati) e 4 musicisti eccezionali (Riccardo Roncagli, Claudio Colombis, Marco Guzzo, Anna Digiovanni), testi originali e regia di Salvatore Sito, fotografia, montaggio e videomapping di Simone Montella, Maestro del coro Rosa Sito, coreografie di Silvia Raschi, Sara Boraggini e Massimo Baldanza, scene di Antea Galli e Massimo Maione, costumi di Fabiana Lopez, trucchi di Valentina Fabbretti, disegno luci di Matteo Risi e audio di Nicola Pacetta.

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This is Manesdream, uno spettacolo da non perdere per nessuna ragione.

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#DICE DI NOI L'ESPERTA

Ci scrive la Dott.ssa Claudia Bianchi - Psicologa psicoterapeuta

Uno spettacolo emozionante, un viaggio attraverso crisi e contraddizioni che accompagnano l’adolescenza. Sfide, esperienze disorientanti, incontri scomodi che possono trasformarsi in opportunità di cambiamento.

La protagonista passa attraverso la sofferenza, l’esperienza del vuoto e del dolore, fino a ritrovare se stessa, la sua “verità” e la sua direzione di senso.

Sul palcoscenico si susseguono domande, dubbi, i desideri e le paure che dipingono l’eterno conflitto tra bene e male. La scenografia dà vita a queste polarità, è di grande impatto emotivo perché coinvolge tra giochi di luce, movimento, ritmo incalzante… Ed ancora risaltano il contrasto tra bianco e nero dei costumi, il buio, le ombre, lo spazio vuoto e quelle distanze che da emotive diventano fisiche e reali. Tutto in scena sembra voler rappresentare l’idea di conflitto e difficile dialogo (sia interno che in azione) tra parti.

Manesdream ci rende spettatori partecipi di un’affannosa ricerca di significati, della fatica di Coraline, che è anche di ognuno di noi, di guardare indietro per poi guardare avanti: recuperare ricordi, fatti e vissuti del passato, siano essi positivi o negativi – esperienze e legami importanti, errori, soddisfazioni, rischi e trasgressioni che insieme costituiscono tasselli importanti di questo periodo di passaggio dall’infanzia all’età adulta, ma soprattutto compongono una memoria necessaria e preziosa perché ci rende liberi e padroni di scegliere in autonomia. Raggiungere quella consapevolezza che diventa la chiave per dare una svolta creativa e positiva alla propria esistenza, per conquistare la propria identità, essere se stessi ed occupare il posto che vogliamo occupare nel mondo.

Ritengo avvincente anche la scelta della musica dei Måneskin gruppo rock italiano che senz’altro incarna nell’immaginario collettivo l’idea di un successo mondiale co-costruito, e tuttora in parabola evolutiva, come pure quella di un cast in cui si valorizza l’energia e la carica espressiva di un gruppo di giovanissimi ballerini hip hop… Tutto questo mette al centro la creatività esplosiva, il bisogno di esprimersi e divertirsi, i sogni e il coraggio di realizzarli - altri aspetti non meno rilevanti dell’adolescenza!!!

Claudia Bianchi